giù il portone del sanfelice

Da ormai diversi mesi il portone settecentesco del Palazzo Sanfelice è a terra. Chi l’ha abbattuto? E soprattutto: chi lo deve rimettere? Si può fare qualcosa o dobbiamo aspettare che distruggano anche qual poco che è rimasto?
Ringrazio chi ha denunciato sul blog e parto da questo messaggio che è stato lasciato da un Anonimo, (invito a contattarmi se lo desidera), per iniziare a scrivere quello che già più volte ribadito: se il rione è stato abbandonato noi non abbiamo nessuna intenzione di farlo! E’ un problema di Napoli la sua arte? E’ un problema dell’istituzioni difenderla? E’ un problema di tutti rispettare e far rispettare? No! In effetti, a noi della vallata Sanità, ci tacciano di anarchia. Ebbene: se anarchia significa protestare per la riapertura di un’arteria importante e molto caratteristica come via Scudillo; se anarchia significa riaprire il parco San Gennaro dei Poveri, chiuso chi sa perché; se anarchia significa opporsi all’ennesimo supermercato (ex-cinema Felix); se anarchia significa sentirsi male vedendo un portone settecentesco buttato a terra non si sa da chi e senza il minimo interesse (istituzioni comprese), allora vuol dire che se evitassimo di “rispettare certe leggi” alcune di queste realtà potrebbero forse vedere una luce nuova, vivida. Ci sono politici che nel rione si danno battaglia durante le elezioni con le loro promesse e le loro raccomandazioni. Perché Mario Giuda (AN) non si batte per il palazzo Sanfelice? Perché Ciro Varriale (FI) non affronta la questione Cimitero delle Fontanelle? Perché chi non ha vinto le elezioni (come Davide Alfano candidatosi al comune con Udeur), che sbandiera promesse e impegno per “salvare” il rione sanità, non si fa sentire propinando la sua missione civilizzatrice? Il presidente della Municipalità ha sì incominciato a dialogare con i cittadini ma per adesso solo a senso unico. Un certo Assessore, Giorgio Nugnes, nel rione ha preso un sacco di voti; e, non ultima, l’Assessore Angela Cortese che venne pure a ringraziare il quartiere per averla sostenuta. Soprattutto quest’ultimi sono diventati ectoplasmi.
Per fortuna c’è qualcuno che si fa sentire anche se non eletto e non candidato. Allora andiamo fino in fondo. Un piccolo processo rivoluzionario sta avvenendo nel rione, trattasi di un moto spontaneo che vede centinaia di persone del quartiere riappropriarsi sia degli spazi pubblici (come il parco san Gennaro) sia nel difendere le proprie convinzioni e certezze, come la raccolta differenziata.
Oggi il portone del palazzo Sanfelice è l’ennesimo oltraggio a chi, come molti, crede nel quartiere e non vuole lasciarlo. Dei tre palazzi settecenteschi solo uno, diversi anni fa, è stata restaurato (quello detto del fascio). Gli altri due di via sanità non sono mai stati presi in considerazione. Il rione sanità ha arte da vendere ma sembra che non voglio neanche rubarsela, basta il contentino di chi ha interessi personali e truffaldini. L’architetto Sanfelice è la storia e l’arte del quartiere, ma evidentemente la responsabilità è sempre degli altri. [+Blogger]

5 commenti Aggiungi il tuo

  1. Anonimo ha detto:

    Mi sento un po’ sfortunato ad essere nato in questo quartiere. Anche dopo aver visto il blog e il sito continuo ad essere triste e senza speranza. D’altronde anche io se vedo qualcosa che non va, non faccio niente, anzi non ci provo neanche a discute. credo che il quartiere sia tutto o quasi malsano. capisco lamentarsi per un portone, ma avete visto come i ragazzi guidono gli scooter?, come gli automobilisti parcheggiano? (un ragazzo sconfortato)

    "Mi piace"

  2. Anonimo ha detto:

    Diversi mesi fa Alfonso Principe presidente della Municipalità Stella-San Carlo aveva promesso svariate centinaia di migliaia di euro per riqualificare, se non mi sbaglio, piazzeta San Severo. Sapete qualcosa voi della redazione? Grazie – Alberto B

    "Mi piace"

  3. Anonimo ha detto:

    Grazie per questo blog. Chiedo a tutti di aiutarci con il parco san Gennaro. un po’ per ciascuno cerchiamo di tenere in piedi la struttura e uno alla volta facciamo girare le chiavi di apertura. Oggi solo poche persone hanno quest’impegno, ma domani dobbiamo essere in tanti a gestirlo e mantenerlo pulito. Con il parco la zona di san Gennaro dei poveri si è rivalutata. Moti bambini giocano e altri si divertono con gli spazi a loro disposizione. Un grazie a chi ha creduto in questa iniziativa bella è utile per tutto il quartiere. [Mauro ‘O Romano]

    "Mi piace"

  4. Anonimo ha detto:

    io non l’ho mai visto il parco anche perchè sto materdei ma verro’ presto con i miei due figli martina

    "Mi piace"

  5. Anonimo ha detto:

    bello questo blog complimenti

    "Mi piace"

Lascia un commento