musica e referendum

Partito ieri dalla Sanità lo sprint per i referendum. Folla nel rione. Appello al nuovo sindaco “Trasformi l’Arin in ente di diritto pubblico”. Parte dalla piazza, dalla gente, dagli anziani ai balconi e dai ragazzini che giocano a impennare con le bici, parte dal cuore della Sanità lo sprint per dire “quattro sì ai referendum” il 12 e 13 giugno. “Partiamo da qui, dalla piazza che torna a essere luogo di discussione sui temi importanti e da un quartiere popolare per difendere l’acqua pubblica e la nostra terra dal nucleare”.

A parlare è padre Alex Zanotelli, che abbraccia, saluta, distribuisce volantini con i quattro “Sì”. “Signora ha capito? Deve scrivere sì, per dire no” spiega il padre comboniano. E la signora lo bacia, si fa il segno della croce e promette: “Ci vado a votare. Non possono chiedere sempre a noi poveri cristi di pagare per tutti”. Intanto c’è chi allestisce il banchetto e vende le barrette di cioccolata bianca. E arriva pure il gelataio. E padre Alex fa proseliti: “Dopo il caso Fukushima siamo tutti più in allerta sul nucleare, ma a noi non ci preoccupano solo gli incidenti, anche se sarebbe da folli costruire delle centrali nucleari in Italia, terra a rischio sismico. Pure chi ci vive attorno ai reattori assorbe radioattività. E poi ci sono i costi. Il nucleare costa moltissimo, gli Stati Uniti che usano il nucleare per produrre solo il 10 per cento della loro energia in 40 anni hanno bruciato 700 miliardi di dollari”.

La piazza si riempie. C’è chi è venuto consapevolmente: “So tutto dei referendum e andrò a votare”, dice Attilio De Rosa, 43 anni, ferroviere. “Io mi sono avvicinata perché ho sentito la musica, ma domenica ci vado a votare, ci vogliono far pagare anche l’acqua”, sintetizza Tina Schettino, 73 anni, casalinga. Sul palco si alternano rock band, cantautori, attori, danzatrici. Tra la gente anche la neo eletta presidente di Municipalità, Giuliana Di Sarno. La sera avanza e la piazza canta, vive, chiede, propone e si interroga. In tanti sono affacciati ai balconi, anziani, mamme, intere famiglie. In tanti sono in strada, si fermano ascoltano la musica e si informano sui “quattro sì, per l’acqua pubblica, contro il nucleare e sul legittimo impedimento”.

Alex Zanotelli chiude sul punto a lui più caro, l’acqua pubblica: “Con il neo sindaco de Magistris non ho ancora parlato. Ma a lui chiedo di fare quello che non ha osato fare la Iervolino: rendere l’Arin un ente di diritto pubblico, perché non cada mai in mano ai privati; Napoli deve diventare capitale dell’acqua pubblica”.Oggi nuovo appuntamento, alle 10,30 in piazza Trieste e Trento, i Verdi, con il presidente nazionale Angelo Bonelli, presentano i camper antinucleare. Nel pomeriggio (alle 17,30): “Olimpiade dell’acqua” in piazza Scipione Ammirato a Materdei, organizzata dai Comitati per l’acqua pubblica e dalle associazioni di quartiere. E il popolo dei referendum, giovedì 9 giugno, invaderà le piazze del centro storico con “Ma la notte… Sì! La notte insonne del centro storico per i referendum”. [cristina zagaria – napoli.repubblica.it]

6 commenti Aggiungi il tuo

  1. Anonimo ha detto:

    ssssssssssssssssssssssssssiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

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  2. MImmo ha detto:

    bella cosa alla sanità anche se però c'era molta gente di fiori quartiere.

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  3. Anonimo ha detto:

    audio intervento zanotelli
    Alex Zanotelli alla Sanità sul referendum, 1 minuto
    ftp://radiolina.info/campagne/acqua/01zanotelli_sanita.mp3

    Alex Zanotelli alla Sanità sul referendum, 5 minuti
    ftp://radiolina.info/campagne/acqua/02zanotelli_sanita.mp3

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  4. Sara ha detto:

    ma crè sti link nun sa arap nisciun?

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  5. Anonimo ha detto:

    AUDIO Zanotelli:questo funziona 🙂

    AUDIO Zanotelli

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