ladri d’anima…e dopo?

il

Ho avuto modo di assistere all’anteprima del film “Ladri D’Anima” di Maurizio Giordano, film documentario che parla di Marcello Torre sindaco di Pagani (Sa) ucciso negli anni Ottanta per difendere le sue idee e il suo senso di giustizia. Beh, al di là che non sarebbe neanche il caso di recensirlo, ma lo faccio esclusivamente per ciò che rappresenta e ha rappresentato l’ex sindaco barbaramente assassinato, un film del genere non solo mette in cattiva luce il protagonista, ossia Marcello Torre, ma anche tutti quelli che si battono attualmente per lui e per la giustizia sociale.

Brevemente e tecnicamente “Ladri D’Anima” si posiziona tra un film di Mario Merola/Giggi D’Alessio stile anni perduti e i montaggi che attualmente si possono vedere su youtube che raffigurano neomelodie pagane d’importazione. Come già precedentemente recensito il film “Un Camorrista Perbene”, al di là del fatto che nel messaggio ultimo come nel soggetto “Ladri D’Anima” ha intenti più nobili e di levatura differente, la recitazione così come il montaggio, la grafica, gli snervanti nomi che appaiono di continuo con sottofondo nero (scelta naturalmente discutibile ma pur sempre una scelta di stile), risultano di sgradevole impatto sia visivo che uditivo e percettivo. La regia pecca di pressappochismo e dilettantismo, difficile non accorgersene che un’attrice professionista(?) legga spudoratamente la sua parte, anche gli incolpevoli giovani attori che per la prima volta si cimentano in un lungometraggio risultano stonati, con gli occhi nella telecamera, privi di un aiuto regia decente e di un attento operatore di macchina.

Le critiche possono anche lasciare il tempo che trovano e fare pubblicità al film, vale la massima “se ne parli bene o se ne parli male purché se ne parli”, ma la dissonante realtà tra una recitazione pessima e il protagonista che, nella sua missione sacrificale infarcita di retorica vittimistica, sopravanza in una cavalleresca “infarinatura” degna di un’elementare recita scolastica, beh credo che dire sia troppo è poco, anche in virtù del fatto che le fonti ufficiali della morte del Sindaco di Pagani risultano dissonanti, sparite, non ufficiali, confuse. Beh, se il Film “Ladri D’Anima” è servito a creare altra confusione senza dubbio nulla toglie che sia riuscito pienamente e “degnamente” nell’intendo prestabilito. Mi domando: ma per caso è stato fatto apposta? [+blogger]

33 commenti Aggiungi il tuo

  1. Anonimo ha detto:

    con i venti che tirano e visto la caratura di alcuni film italiani è possibile che lo mandino al festival di Venezia 2012… hahahahaaaaa

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  2. Drik ha detto:

    non mi sento di confermare la tesi del complotto, ma mi sento di dire che forse il regista Giordano è un dilettante incompetente.

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  3. Marcello Torre nasce a Pagani il 9 giugno 1932 in Corso Ettore Padovano.
    Il padre Giuseppe è uno stimato medico, la madre, Anna Contaldi, conosciuta con il vezzeggiativo di Nina, è la figlia del dottor Andrea, titolare della prima farmacia della città.
    Durante gli anni della formazione scolastica Marcello frequenta assiduamente l'Azione Cattolica nella quale ricopre, sin dal 1948, l'incarico di dirigente diocesano della GIAC (Gioventù Italiana Azione Cattolica). Iscrivendosi all'Università di Napoli per completare gli studi superiori sceglie la Facoltà di Giurisprudenza. In questi anni si avvicina alla Democrazia Cristiana. Un percorso naturale che lo porta dalla Azione Cattolica ai Gruppi Giovani della DC di cui divine Delegato provinciale nel 1954. In pochi mesi Marcello si fa notare per il suo attivismo e viene nominato componente della Giunta esecutiva nazionale come responsabile delle politiche per il Mezzogiorno. Dopo due anni il suo impegno, anche territoriale, viene premiato con l'elezione al Consiglio comunale di Pagani. Ha soli 24 anni. Grazie al suo lavoro amministrativo l'anno successivo sarà varata la prima Consulta giovanile comunale della provincia di Salerno. Nel gennaio del 1957, in qualità di responsabile meridionale dei giovani democristiani, organizza un Convegno nazionale di Studi sul Mezzogiorno alla Camera di Commercio di Salerno. Il tema è di quelli strategici: fare un primo resoconto dell'intervento statale al sud e suggerire nuove politiche industriali per impostare la seconda fase di sviluppo della Cassa per il Mezzogiorno. In quello stesso anno, in luglio, Marcello si laurea con il massimo dei voti con una tesi su “Lo scioglimento delle Assemblee parlamentari”. Il relatore è il professor Alfonso Tesauro, deputato democristiano.

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  4. Anonimo ha detto:

    Ho visto pure io il film: non sono d'accordo. Non vincerà l'Oscar, ma a me come a miei amici è piaciuto. C'è qualche scena di troppo, forse. E poi, metterebbe in cattiva luce il protagonista??? Mi sembra un'affermazione falsa, del tutto falsa. Anzi. Io non conoscevo la bella figura di Torre e dal film emerge un uomo solo che cerca di fare cose “normali” e giuste in una terra ostile e nel pieno di un dopoterremoto caratterizzato da affari sporchi e patti tra camorra e politica. Per quanto riguarda, la confusione, anche questa mi sembra un giudizio assurdo. E' chiaro che i ragazzi non approdano a nessuna verità completa sul caso Torre (ricordo il punto interrogativo, tracciato da uno di loro), come del resto la magistratura, ma in contemporanea il film propone la tesi dell'omicidio dalle implicazioni politiche (c'è anche la lettura dell'articolo del quotidiano Paese sera, non ricordo di quale autore, che fornisce una lettura inquietante di questo assassinio). Ma abbiamo visto lo stesso film???

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  5. Drik ha detto:

    Anonimo di cui sopra. Forse non hai capito il senso dell'articolo, si sono proprio convinta che abbiamo visto due film differenti. Qui si sta parlando di regia, di attori che sono professionisti ma che recitano da dilettanti, una in particolare legge in continuazione la parte che doveva sapere a memoria. Ma poi, scusa, ti faccio una domanda: Marcello Torre esprimeva con così tanta retorica le sue idee?

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  6. Anonimo ha detto:

    Grazie per quel “Forse non hai capito il senso dell'articolo”, che testimonia una notevole, e spero condivisa, stima per te stessa. Comunque, non conoscevo la storia di Torre, come ti dicevo. Un certo cinema degli anni Sessanta e Settanta ha raccontato proprio di avvocati napoletani con eloquio forbito e tendente al retorico, alla De Marsico. Credo che un torre su questa linea sia credibile. Ma poi, ho visto un'intervista di Torre (del periodo del terremoto) proprio sul sito a lui dedicato, che tu hai postato, e mi sembra molto simile nel modo di porsi e nell'esprimersi del Torre-attore del film. Se poi tu hai delle notizie diverse, che vadano oltre il sito di Torre…

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  7. Drik ha detto:

    Si, mi dispiace, continuo a confermare quel FORSE. Ti ostini a parlare di Torre quando è del film che devi discutere. Adesso aspettiamo qualcun'altro che lo recensisca poi vedremo. Anche se ho dei forti dubbi che qualche critico cinematografico lo faccia. on sono una esperta ma sono sicurissima che avrà al massimo qualche trafiletto, pagato, su qualche giornaletto usagetta.

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  8. Anonimo ha detto:

    ragazzi rassicuratemi, non sarà mica peggio del Cammorrista Perbene?

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  9. Anonimo ha detto:

    Basta ragazzi, troppa pubblicità a questi pseudoregisti, solo perché hanno soldi o la fortuna (con raccomandazione), di avere fatto un film credono di poter imporre le loro fesseria al pubblico. Menomale che non siamo stupidi.

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  10. Anonimo ha detto:

    Scusa, prima dici che Torre ne esce male, poi, dopo la mia contestazione grazie agli elementi che tu stessa hai fornito, affermi che non ne vuoi parlare e vuoi soffermarti solo sul film. Mah!!! Comunque, mi sembra un film girato con pochi soldi, quindi altra affermazione tua ingenerosa “solo perché hanno soldi o la fortuna (con raccomandazione)”. Ti ripeto, credo che il film non sia un capolavoro assoluto della storia del cinema, ma dalla tue parole sembra proprio che hai un risentimento personale nei confronti del regista. E poi, perchè, se avevi tutte queste cose da dire, non sei intervenuta a fine delle due uniche proiezioni (a una c'ero anche io), quando hanno dato la parole per i commenti, dimostrando di avere il coraggio delle tue idee mentre ora rischi che qualcuno pensi che ti trinceri dietro un blog, al riparo dell'anonimato?

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  11. drik ha detto:

    Perché dovevo continuare a Parlare di Torre quando nelle post precedente mi hai detto che non conoscevi la sua storia?! Intanto io ho scritto più volte su questo blog e chi mi conosce sa chi sono, guarda caso mi firmo, mentre sei tu a trincerarti caro anonimo. In realtà ti stavo rispondendo in relazione all'articolo apparso su questo blog. Ma perché non rispondi alla mia domanda? Nel film Torre fa discorsi retorici, é veramente cosi? mi fai vedere o leggere qualche articolo o qualche sua intervista dove tali elementi emergono? E poi il mio parere è che il film è una schifezza, per te sarà bello, immagino che sei qualche attore o un'organizzatore dell'evento. Se ti piace il cinema elencami gli aspetti tecnici del film? Gli avrei dato 30 e lode se il regista avesse detto che il film fosse stato girato da un video amatore.

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  12. claudio ha detto:

    secondo me si sta dando troppo spazio a questo film che in realtà andrebbe taciuto…

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  13. Drik ha detto:

    Giusto Claudio, forse hai ragione sul film, ma non si deve tacere però sulla storia di Torre, è ingiusto e bisogna mettere in chiaro che se qualcuno lo fa e lo fa male, abbiamo il dovere di smentire con forza e con le prove.

    Per L'ANONIMO di cui sto discutendo platealmente e da sola, preciso che prima del film a Giordano non l'avevo mai sentito.

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  14. Anonimo ha detto:

    Chiariamo subito. Posso anche dire come mi chiamo. Sono Catello Guarino di Torre Annunziata e ho visto il film nella chiesa al Vomero, dove ho accompagnato un'amica che era stata invitata a vederlo. Ripeto non sono un esperto di cinema, ma a me il film non è dispiaciuto, anzi. Di Torre ho detto che non ne conosco molto. Ti ho già detto prima, però, che avvocati degli anni Sessanta e Settanta, specie i principi del foro, penalisti, si esprimevano in modo retorico (se poi erano pure un democristiano…). Comunque, mi informerò, anche perchè non elevo le mie senzasioni, pur se legittime, a dignità di assoluto. Amo l'umiltà, anche se vedo che sono sempre di meno a farlo.
    Per concludere questo scambio di battute che mi sembrano anche stuccevoli, per colpa un po' di tutti, dico che il film ha, sencondo il mio modesto parere, alcune cose che non vanno proprio, altre sono accettabili ed altre sono proprio belle. Ma io sono un ignorante e non un sapiente assoluto come altri. La prossima volta, però, chi vede un film alla presenza degli autori abbia il coraggio civile di dire in faccia, visto che è stato anche chiesto, le proprie opinioni, come hanno fatto alcuni in chiesa, anche criticando pubblicamente.

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  15. Claudia ha detto:

    forse non era il caso di dare giudizi negativi davanti ai giovani che hanno partecipato al film come attori, alla loro prima performance non sarebbe stato carino “stroncare” la loro carriera al primo tentativo. in ogni caso ti faccio presente che ho espresso il mio giudizio direttamente al regista, visto che mi sembra lui l'unico “colpevole” di questo scempio.

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  16. Drik ha detto:

    Caro Catello, ma che c'entra l'umiltà? stiamo parlando di una recensione di un film e un film si giudica, è un fatto normale. Non Immagino proprio che i critici che premiano un film ad un festival si tacciano poi di presunzione, è ridicolo. Adesso io non sono una espertissima ma divoro i film, i documentari, e “divoro” i registi e documentaristi esordienti, ti posso citare una quantità di film girati secondo me male, ma anche quelli fatti con grande professionalità. In questo caso non c'entrano neanche i soldi o la produzione. Per quanto riguarda la tua ultima critica sull'esposizione o sul mio silenzio, vedo che non sei stato molto attento alla serata del Vomero. sarei voluta intervenire ma mentre si stava discutendo il regista strappò dalle mani il microfono al giornalista, che d'altronde mi sembrava preparato, e disse che quella non era la sede giusta per parlare di altro, ma la serata era tra amici ed era giusto tributare l'onore ai partecipati. Già questa sua performance mi disturbò molto e anche il giornalista sembrò amareggiato, mi chiesi: “Ma come fa un film su Torre e non vuole parlare del protagonista?”.

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  17. Anonimo ha detto:

    Da Catello. Il giudizio di ognuno, sia positivo che negativo, va sempre apprezzato, addirittura ricercato. Credo che addirittura, i giudizi negativi possano far migliorare persone e i film stessi. Quindi, ben vengano anche le critiche, ma non mi piace, assolutamente, il tono perentorio e assolutista che hai utilizzato tu. Immagina se non fossi andato per mera curiosità a digitare il titolo del film e l'avessi commentato (mi sembra che sul blog siamo stati solo due a vederlo): la tua censura (con toni a tratti violenti e con una certezza imbarazzante) sarebbe rimasta l'unico giudizio sul film. Non ho la stessa tua opinione per questo film, lo sai: in alcune parti il lavoro mi è piaciuto (non divorerò film o documentari, ma qualcosa ho visto pure io). Per quanto riguarda la fine della proiezione del film, quello che chiamavano don Antonio (credo che fosse un sacerdote) e lo stesso giornalista chiesero più volte se qualcuno voleva intervenire, ma nessuno lo fece, tranne un ragazzo con una sciarpa colorata e un'altra persona. Ti do ragione sul fatto del giornalista: anche io avrei voluto sentire qualcosa di più da lui, anche perché il suo intervento era interessante, ma credo che il regista volesse andare via per problemi di tempo con la chiesa (mi ricordo che ci invitò ad andare fuori, quasi spingendoci fuori la sala) o aveva timore che quella sede, visti gli argomenti trattati dal giornalista, non fosse adatta. Ma di questo non so dirti di più. Comunque sto informandomi su Marcello Torre: l'immagine che ne esce dal film a me lo ha fatto molto apprezzare). Mi faranno sapere qualcosa. E ti aggiornerò. Sperando di esserne capace.
    Grazie

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  18. Drik ha detto:

    Stasera incontro una persona che conosco e che ha visto con me il film, non ho ancora avuto modo di sentire la sua opinione. Non sapevo che era lì al vomero lo incontrai alla fine del film ma andava di fretta. Mi dissi che ne avremmo parlato. Ti farò sapere il suo giudizio. senza presunzione. ciao

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  19. Drik ha detto:

    Ti confermo, Catello, che anche questa persona, amica del prete delle chiesa del Vomero e che ha visto con noi il film su Torre, che ha avuto parole identiche alle mie in relazione al film e a tutti gli aspetti tecnici.

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  20. Anonimo ha detto:

    ho aspettato ad inserire il mio post perchè pensavo che la storia finisse lì. A mio avviso l'errore principale del regista è quella di presentare la cosa per quella che non è. Si tratta di un semplice lavoro fatto con due lire per una scuola e destinato alla scuola punto e basta, Fatto con una telecamera, due pinze e un microfono, senza direzione della fotografia, luci quant'altro servirebbe a farne un film decente, e si vede. L'intenzione a quello che ho capito è di unire una parte di fiction, con una parte dove un gruppo di studenti studiano le vicende di un personaggio in una sorta di reality, in questa chiave di lettura anche l'occhio buttato in macchina ci può anche stare, ma non andava condotta così la regia, bastava semplicemente guardare una delle tante cavolate che fanno su MTV. Nella parte di “fiction” nulla da ridire sulla regia, quanto ad eventuali errori tecnici, che per fortuna non ce ne sono, ma è infelice la scelta di alcuni attori, che sia pur bravi, non corrispondono alle caratteristiche dei personaggi. Il montaggio tecnicamente è fatto bene, gli agganci sono sufficientemente curati, manca però di stile, ma lì la colpa non è del montatore, ma bensì di chi ha curato la direzione del montaggio. Non mi sento di fare alcun appunto alla recitazione di Marinelli (il sindaco Torre), il suo stile può non piacere, sembrare da recita scolastica, ma se il grande De Filippo l'ha avuto nella sua compagnia per dieci anni, un motivo ci sarà. Brava l'attrice che fa la parte del magistrato che un'ora prima delle riprese si è trovata un papello lungo un chilometro da recitare, è chiaro e si vede che legga, ma un buon regista sarebbe riuscito a coprire la cosa, non dimentichiamoci che Banfi in germania ha fatto un intero film leggendo il gobbo e non si nota, tranne che in due soli piccoli passaggi. In conclusione secondo me se valutato come film fatto per portare un argomento di discussione nelle scuole su fatti seri è un lavoro sufficiente.

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  21. Drik ha detto:

    Mettiamola pure così, caro SECONDO ANONIMO ma che gli attori hanno recitato con De Filippo questo nulla toglie che l'hanno fatto male in questo docufilm. Sul montaggio non sono per niente d'accordo, se noti bene alcune dissolvenze sulle scritte hanno un effetto in entrata e in uscita ne hanno un'altra. Credo che non sia poi tanto colpa del regista, credo che sia dimenticanza. Ma questa è stata una sfumatura che ho notato all'inizio del film. Che poi Lino Banfi legga, bhè quella è una scelta che si nota subito, qui invece si nascondeva dietro la postura e la pessima recitazione. Sul personaggio di torre, concordo che è una scelta della regia, come credo siano tutti i demeriti. Ma come ho già avuto modo di dire, se parliamo di un filmetto per la visione scolastica, “non ammocchiamo ste cose hai ragazzi”, ti faccio presente che sono proprio i giovani i più critici nei confronti del cinema italiano. Mi dispiace non ma per me non è sufficiente, da non far vedere al di là del montaggio, degli aspetti tecnici… credo sia diseducativo.

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  22. Paolo ha detto:

    Anche io ho visto il film nella Chiesa del Vomero e mi sono meravigliato per il fatto che abbiano messo in distribuzione un'opera così incompleta dal punto di vista tecnico. Dall'operatore al montatore alla colonna sonora (per non parlare della sceneggiatura) sono troppo approssimative!!
    Io forse sarò eccessivamente perfezionista, ma non avrei il coraggio di mandare in giro film così, visto il livello di cosa esce da parte dei dilettanti!!
    Paolo

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  23. Anonimo ha detto:

    Lungi da me dal voler difendere il film. perchè ribadisco è una cosa dalla quale me ne guarderei bene. sul montaggio respingo fermamente quello che dici, perchè le dissolvenze come qualsiasi tipo di effetto è competenza della direzione montaggio, conosco perfettamente chi ha lavorato al montaggio e so che se ne guarderebbe bene da prendere delle iniziative, che non gli competono. Non so cosa significhi “ammocchiamo”, ribadisco per me è un filmetto nato per far discutere di legalità ai ragazzi, non di cinematografia. Sulla recitazione accetto il tuo pensiero, la tua impressione, anche se non la condivido. Quanto al discorso distribuzione, è un argomento che non esiste, bisognerebbe doppiarlo e la qualità non è sufficiente per un passaggio al vidigrafo. Spero comunque che questa esperienza spinga i ragazzi ad avvicinarsi nel giusto modo al mondo del cinema, studiando studiando studiando

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  24. Giuseppe P. ha detto:

    Quando si trattano argomenti così importanti non bisognerebbe fare filmetti per ragazzi, con la scuola si fanno delle ottime cose ma con preparazione e umiltà

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  25. Anonimo ha detto:

    Anche a me non piace il coraggio dell'anonimato. Per questo, dico subito che mi chiamo Alessia Crimaldi, anni 22 e abito a Portici. Purtroppo per alcuni, la storia di Marcello Torre la conosco, visto che al liceo ci fecero partecipare al premio intitolato al sindaco di Pagani. Alla cerimonia di premiazione per i lavori scolastici ho anche visto un documentario con le interviste a Torre e a chi lo conosceva. Per caso sono arrivato su questo blog (digitando ladri d'anima) e ho visto quanti hanno “parlato”: ora comprendo gli insegnanti del mio docente a scienze della comunicazione, sul pericolo dei blog, dove chiunque parla con il rischio di far danni irreparabili. Nella chiesa del Vomero c'ero anche io, “costretta” da una mia amica che recitava nel film. Vorrei precisare che:
    1. Gran parte delle parole dette da Torre nel film sono sue. Così quando legge la lettera (quella di Pagani libera e civile, dei suoi sogni per la moglie e i figli ecc).
    2.E' stata rifatta pedissequamente una reale intervista a Torre (ho il video delle interviste a Torre che ci diedero la sera della premiazione) a una televisione. Molte delle cose dette sono tratte dalle interviste ai giornali. Quindi, quello/a che in questo blog metteva in dubbio che Torre parlasse così, farebbe meglio a tacere. La ricostruzione di quegli anni mi sembra corretta.
    Mi sembrano eccessive alcune scene con i ragazzi, e ci sono alcuni errori di montaggio. Alcune scene non mi piacciano. Nel complesso il film, però, mi ha emozionato.
    Quanto ai soldi ecc, nessun attore o autore ha preso un euro, anzi ci hanno rimesso i soldi pur di parlare di una storia che in tanti per anni hanno voluto tenere sotto silenzio (ci sono denunce precise in tal senso, fatti da anni dai familiari). Invece di sottolineare gli errori ma encomiare il fatto che delle persone abbiano spesso dei soldi di tasca e si siano impegnate per dire ciò che nessuno voleva si dicesse, un gruppo di benpensanti vomeresi, con la puzza sotto il naso, si sono scatenati a demolire tutto (in parte a ragione in parte esagerando notevolmente) per il gusto di demolire in sé, per far i critici da salotto. Questo è il limite dei piccoli borghesi meridionali, spesso quelli acculturati, pronti a far battaglie di “bocca” ma non di fatti, pronti a criticare e a partecipare a manifestazioni contro la malavita o altro e poi ha fare patti sottobanco o far finta di niente quando si tratta di fare i propri interessi. Sinceramente, non penavo che l'ipocrisia potesse arrivare a tanto. L'unico errore che hanno commesso gli autori del film è quella di aver scritto una storia per un Sud dove abitano sì delinquenti, ma anche chi è peggiore di loro, i benpensati.

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  26. Anonimo ha detto:

    Anche a me non piace il coraggio dell'anonimato. Per questo, dico subito che mi chiamo Alessia Crimaldi, anni 22 e abito a Portici. Purtroppo per alcuni, la storia di Marcello Torre la conosco, visto che al liceo ci fecero partecipare al premio intitolato al sindaco di Pagani. Alla cerimonia di premiazione per i lavori scolastici ho anche visto un documentario con le interviste a Torre e a chi lo conosceva. Per caso sono arrivato su questo blog (digitando ladri d'anima) e ho visto quanti hanno “parlato”: ora comprendo gli insegnanti del mio docente a scienze della comunicazione, sul pericolo dei blog, dove chiunque parla con il rischio di far danni irreparabili. Nella chiesa del Vomero c'ero anche io, “costretta” da una mia amica che recitava nel film. Vorrei precisare che:
    1. Gran parte delle parole dette da Torre nel film sono sue. Così quando legge la lettera (quella di Pagani libera e civile, dei suoi sogni per la moglie e i figli ecc).
    2.E' stata rifatta pedissequamente una reale intervista a Torre (ho il video delle interviste a Torre che ci diedero la sera della premiazione) a una televisione. Molte delle cose dette sono tratte dalle interviste ai giornali. Quindi, quello/a che in questo blog metteva in dubbio che Torre parlasse così, farebbe meglio a tacere. La ricostruzione di quegli anni mi sembra corretta.
    Mi sembrano eccessive alcune scene con i ragazzi, e ci sono alcuni errori di montaggio. Alcune scene non mi piacciano. Nel complesso il film, però, mi ha emozionato.
    Quanto ai soldi ecc, nessun attore o autore ha preso un euro, anzi ci hanno rimesso i soldi pur di parlare di una storia che in tanti per anni hanno voluto tenere sotto silenzio (ci sono denunce precise in tal senso, fatti da anni dai familiari). Invece di sottolineare gli errori ma encomiare il fatto che delle persone abbiano spesso dei soldi di tasca e si siano impegnate per dire ciò che nessuno voleva si dicesse, un gruppo di benpensanti vomeresi, con la puzza sotto il naso, si sono scatenati a demolire tutto (in parte a ragione in parte esagerando notevolmente) per il gusto di demolire in sé, per far i critici da salotto. Questo è il limite dei piccoli borghesi meridionali, spesso quelli acculturati, pronti a far battaglie di “bocca” ma non di fatti, pronti a criticare e a partecipare a manifestazioni contro la malavita o altro e poi ha fare patti sottobanco o far finta di niente quando si tratta di fare i propri interessi. Sinceramente, non penavo che l'ipocrisia potesse arrivare a tanto. L'unico errore che hanno commesso gli autori del film è quella di aver scritto una storia per un Sud dove abitano sì delinquenti, ma anche chi è peggiore di loro, i benpensati.

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  27. Drik ha detto:

    Cara Alessia Crimaldi hai fatto una bella critica alla borghesia vomerese, il che può anche starci è pur sempre una tua idea. 1° questo sito si chiama: Blog Rione Sanità, che non c'entra nulla con il quartiere Vomero. 2 fai una critica sulle persone che tu definisci “benpensati” che hanno espresso le loro perplessità sul film e non sulla figura di Torre. 3 Se pensi che i blog siano decostruttivi (come ti dicono i tuo maestri), continua a guardare la tv, lì si che ci trovi persone che ti danno la possibilità di scrivere e di criticare qualcosa.

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  28. Anonimo ha detto:

    Da Alessia Crimaldi.
    1°. Qualsiasi forma di comunicazione, anche i blog, va sempre rispettata, ma non per questo dev'essere osannata o immune da critiche (il riferimento alla tv, scusa, è generico e sa un po' di luogo comune, logoro e abusato, come direbbe il correttore ortografico di word :-)).

    2°. Mi sono riferita alla borghesia vomerese (sperando sempre di non cadere nella temibile generalizzazione) perchè era quella presente nel cinema parrocchiale dove c'è stata la proiezione. Se poi anche dal Vomero leggono il vostro blog, beh, buon per loro.

    3° Anche io ho espresso alcune critiche al film (che nel complesso mi è piaciuto ed emozionato), ma altri che mi hanno preceduto sono stati di una “violenza” ingiusta e ingiustificata, che lasciava trasparire (mi sbaglierò) un risentimento personale nei confronti del regista. E poi, guarda caso, a vedere l'anteprima, ecluso attori, autori, regista, parenti e loro amici (io ero una di questi ultimi) c'erano pochisime persone, non più di una ventina, quasi tutti anziani: è possibile che siano tutti frequentatori del vostro blog e, non solo, tanto desiderosi di esprimere commenti scrivendo sullo stesso? Del resto, della serata al Vomero, sono state pubblicate le foto su facebook dove tutti, dico tutti, i presenti sono stati immortalati (anche io): dov'erano questi commentatori? Erano nascosti sotto le sedie?
    Ecco perchè mi ha dato fastidio quanto scritto in questo blog. Gli autori, spero, proseguiranno per la loro strada, forse senza tenere conto di qualche errore. Purtroppo, capita questo quando la critica è smisurata e ingiusta (e prevenuta). Alla fine ci perdono tutti: i critici e i criticati.
    Un ottimo argomento di discussione per i benpensati…

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  29. Drik ha detto:

    Se continui a confondere la critica al film con i risentimenti personali allora è meglio che continui ad ascoltare i tuoi professori. Anche una altra persona ha detto la stessa cosa, ma vedi un po' e dimmelo tu, cosa c'entra questo blog con il regista? se trovi la risposta va bene, altrimenti le tue parole sono fumo.

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  30. Anonimo ha detto:

    Da alessia Crimaldi. Come che c'entra la critica al regista? Gliene avete detto di tutti i colori e poi che c'entra!

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  31. Paolo ha detto:

    E non ti sembra una cosa normale? Tutti i film vengono recensiti, tutti i registi si beccano il plauso o i fischi, ma mica pensano che ci siano in atto crociate contro di loro? Ecco perché sono curiose le vostre risposte. Se vi è piaciuto il film va bene, ma che c'entra il fatto che ce l'abbiamo con il regista? Alessia ti consiglio di farti un giro su facebook la figlia di Torre condivide con una ragazza che ha postato un articolo, la nostra critica!

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  32. Anonimo ha detto:

    Salve io ho partecipato al film con un paio di scene, ma non ho mai visto il film visto che il regista è sparito senza farmi sapere più niente sulla sua pubblicazione e non ho mai avuto modo di vederlo. Qualcuno mi sa dire dove posso reperirlo?

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  33. Ant ha detto:

    Chiedi al parroco della chiesa di Via Belvedere (Vomero)Don Sebastiano, lì il film fu proiettato.

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