via fontanelle

Via Fontanelle è un luogo bellissimo, soprattutto quando si arriva alla fine, all’ossario o alla stupenda via del Serbatoio allo Sudillo. Panorama quest’ultimo di grande fascino e bellezza, paragone che regge le mura di tufo dei palazzi vecchi del rione. Peccato che essa vive da anni esclusa dal quartiere e adesso anche dalle luminarie. Via Fontanelle vive la stessa sorte di piazza San Gennaro, dei vicoli limitrofi chiusi coattivamente e abbandonati nel degrado.

Via Fontanelle è una via sinusoidale, ha le curve 60/90/60, stretta e lunga, gli abitanti e i commercianti reclusi, chiusi, stretti tra la criminalità e l’indifferenza istituzionale. La notte bianca non l’ha mai sfiorata: ma perché si chiama “Notte bianca al rione Sanità”? Dovrebbe invece chiamarsi, Notte Bianca in due delle tante vie del rione Sanità. Come ho già ribadito, non si è mai visto un quartiere diviso in gente di serie A e gente di serie B.

Ma questa è la storia. A volte un povero per diventare ricco diventa criminale. Ma non è questa la via che ha intrapreso il quartiere. Mi piacerebbe vedere un’alta economia: è solo un ideale?; è solo una fantasia? Eppure le società che lavorano solo per l’auto sussistenza, e non per il surplus, sono esistite d’avvero. La ricchezza esclude.  Così come normale sembra l’esclusione come fattore trainante. Un luogo ghetto che si ritrova migliaia di turisti l’anno, giustifica e minimizza per sotterrare il passato. Guai a parlare di reale e non di futuro, guai a mostrare la verità e non le rappresentazioni. [+blogger]

2 commenti Aggiungi il tuo

  1. Nicolas ha detto:

    Si, in effetti è vero, l’abbandono delle strade della Sanità è storia vecchia. Via Cristallini, Vico Tronari sembrano lunghi del terzo mondo. Un po’ tutte le vie che non sbucano hanno la stessa sorte di essere lasciate sole…

    "Mi piace"

  2. Claudia ha detto:

    Praticamente un ghetto nel ghetto…

    "Mi piace"

Lascia un commento