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  1. Maria ha detto:

    Questo un vero lavoro rivoluzionario degno di essere esportato in altri paesi del mondo.

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  2. Lucio C. ha detto:

    Anche stavolta condivido questo post di Antonio Caiafa.Un documento che dimostra come si può lavorare anche senza sprechi ed inquinamenti ambientali, anzi, qui qualcuno si è inventato un lavoro recuperando materiali che il nostro sistema economico classifica come rifiuti.

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  3. SARA ha detto:

    Sono gli ultimi artigiani rimasti nel quartiere sanità. Da oltre 70 anni fanno ciò che oggi il pianeta ci impone per necessità: aggiustano, riciclano tutto ciò che è possibile, creano e reinventano senza produrre sprechi.
    Un “vecchio” modello sanità che dalla necessità ha fatto nascere relazioni sociali e un circolo virtuoso di produzione dal basso.

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