Anche stavolta condivido questo post di Antonio Caiafa.Un documento che dimostra come si può lavorare anche senza sprechi ed inquinamenti ambientali, anzi, qui qualcuno si è inventato un lavoro recuperando materiali che il nostro sistema economico classifica come rifiuti.
Sono gli ultimi artigiani rimasti nel quartiere sanità. Da oltre 70 anni fanno ciò che oggi il pianeta ci impone per necessità: aggiustano, riciclano tutto ciò che è possibile, creano e reinventano senza produrre sprechi.
Un “vecchio” modello sanità che dalla necessità ha fatto nascere relazioni sociali e un circolo virtuoso di produzione dal basso.
Questo un vero lavoro rivoluzionario degno di essere esportato in altri paesi del mondo.
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Anche stavolta condivido questo post di Antonio Caiafa.Un documento che dimostra come si può lavorare anche senza sprechi ed inquinamenti ambientali, anzi, qui qualcuno si è inventato un lavoro recuperando materiali che il nostro sistema economico classifica come rifiuti.
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Sono gli ultimi artigiani rimasti nel quartiere sanità. Da oltre 70 anni fanno ciò che oggi il pianeta ci impone per necessità: aggiustano, riciclano tutto ciò che è possibile, creano e reinventano senza produrre sprechi.
Un “vecchio” modello sanità che dalla necessità ha fatto nascere relazioni sociali e un circolo virtuoso di produzione dal basso.
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