Non so se sia mai successo prima nella storia del nostro pianeta, ma vedere gli animali liberi e gli uomini in gabbia è sicuramente un evento eccezionale. Capisco, i ricchi hanno gabbie grandi e spaziose, ma comunque limitate. Invece la volpe, l’allodola, il cervo, la lepre, il gatto, il cane ecc, in questo periodo hanno un raggio d’azione e di libertà straordinario. Sicuramente questo, assieme alla tragedia che stiamo vivendo, cambierà qualcosa, sposterà la nostra percezione onnipotente, per chi si sente onnipotente naturalmente. Non importa chi o cosa cambierà, il problema sarà capire in che modo cambierà. Se continuo a limitare la mia libertà non posso pensare alla sopravvivenza. Se non esco di casa non posso lavorare. Se sto male devo curarmi: altro paradosso, di questi tempi, perché l’unico modo per curarmi è andare in ospedale. Anche la mia solidarietà è limitata visto che devo limitare o eliminare i rapporti umani. Quindi resto in gabbia per non ricevere una multa, per non beccarmi uno sputo addosso e per non destare paura agli altri. Se ho perso il lavoro è difficile che ne trovi subito un altro, già in precedenza il lavoro era un lusso, figuriamoci dopo tutto questo. Considerazioni esagerate?
Posso anche ipotizzare un nuovo e virtuoso stile di vita, con un tipo di economia solidale che spazzi via la concezione della morte tua vita mia. Gli “animali” in questa situazione imitano lo sciame delle api. L’ape regina deve essere difesa in tutti i modi a rischio della propria vita. Se questo sistema virtuoso è necessario, per contro non riesco a capire perché le fabbriche che producono armi in italia continuano a lavorare. Se devo difendere l’ape regina con la mia solidarietà non ho bisogno di armi, basta il mio coraggio. Dentro di me c’è la vita che continua e che difendo. La vita, non la mia vita, l’essere, non il mio essere. Ma capisco che già è stato scritto tutto: le ipotesi, il futuro, la natura, il cambiamento, le minacce, la politica. Adesso non ci resta che aspettare. Farfugliare programmi nel tempo che verrà è solo filosofia. Non riesco neanche a comprendere quale e che tipo di strategia devo adottare. Inoltre oggi quelli che parlano sono autorizzati a farlo, le mie paure così come le mie sensazioni, sono adesso fuori luogo. Verrà il tempo in cui tutto questo mio pessimismo sarà smentito nei fatti. E’ una delle poche cose che mi auguro prima possibile. Voglio avere torto marcio, mai come questa volta lo desidero vivamente. Chiedo venia per una sola piccolissima situazione, che si avveri la sensazione che lo sciame di api ci faccia uscire presto dalle gabbie sociali. Io non sono in grado di capire, lo spero per i miei figli. [+blogger]