La comunità di Sri Lankesi alla Sanità è molto grande. Stabile da più di quarant’anni. Loshan, Terrance, Lakmal, Nisansala, sono stati tutti studenti della scuola d’italiano per stranieri. Adesso sono quasi tutti sposati e vivono in piccoli appartamenti o in bassi a livello stradale. Hanno famiglie allargate, condividono il matriarcato o il patriarcato per la necessità di mettersi insieme e risparmiare. Ieri mi hanno chiamato, come di consueto. Mi hanno spiegato che la loro terra sta morendo. Il paese è sommerso dai debiti e da una classe politica inadeguata. Nessuno fa più credito alla Sri Lanka. Non c’è acqua, non c’è luce, non c’è cibo, no c’è benzina. Loshan mi ha detto: “E’ una apocalisse. I miei amici mi chiamano ogni giorno, mi dicono se possono venire in Italia, se possono lavorare. In Sri Lanka non c’è più nulla e la gente sta scendendo in piazza per protestare. Ma nessuno fa nulla, i governanti non sono buoni e si sono mangiati i soldi destinati alla popolazione”.
Non ho visto un solo telegiornale, un solo sito internet, una sola trasmissione radiofonica che avesse discusso di questo grave problema. Eppure sono mesi che va avanti questa apocalisse per il popolo Srilankese. Ma in fondo la storia ci ha abituati a questa iniqua spartizione della considerazione. Su internet trovate qualcosa. Qualche tg l’ha riportato nei titoli. Io lo scrivo, ma è come se non lo stessi scrivendo. [+blogger]
Copio e incollo dal sole24 ore:
Stop all’import di beni essenziali
Da diverse settimane il Paese non riesce più a importare beni di prima necessità: gasolio, fertilizzanti, medicinali, cibo. A corto di combustibile per alimentare le centrali elettriche, le autorità interrompono l’erogazione della corrente per 10-13 ore al giorno. Nei supermercati il latte in polvere è raro e ormai fuori portata per le famiglie del ceto medio, con l’inflazione che a marzo ha sfiorato il 19%. La sola componente alimentare ha superato il 30%. I distributori di carburante sono assediati da lunghe code di veicoli e scooter controllati a vista da soldati. Analoghe scene davanti ai rivenditori di bombole del gas. Il sistema sanitario è al collasso. Gli ospedali stanno rapidamente esaurendo i farmaci salvavita, tanto che alcuni hanno sospeso gli interventi chirurgici e le associazioni dei medici avvisano che la sopravvivenza dei pazienti cronici è a rischio.