Il 123 percorreva piazza Miracoli e ritornava indietro, prima ancora c’erano i tram che collegavano il centro della città di Napoli al rione Sanità. Il progresso e la rivoluzione cambiavano marcia e, il 105 rosso e il 105 nero, partivano dalla via Falero a santa Lucia e arrivavano, l’uno alle Fontanelle (fin dove non si può più camminare), e l’altro fin alla piazza San Gennaro dei Poveri. Un lusso per i cittadini e per la gente del rione. I due 105 diventavano successivamente C51 e C52 navette più piccole e, ci dicevano, più comode.

Quattro anni fa esigenze stradali riducevano le corse; e così la prima navetta non percorreva più tutta la via delle Fontanelle, ma sostava nella piazza omonima eludendo le altre fermate che arrivavano fino alla parrocchia Maria santissima del Carmine. Le corse continuavano a ridursi e senza capire bene il perché, le navette dalle 18,30 in poi non si vedevano quasi più. A settembre dell’anno sorso un avviso dichiarava la sospensione del C51, attenzione la sospensione non la soppressione. Ci era voluto anche l’intervento dell’Assessore alla Cultura di Napoli per comprendere meglio il progresso avanzato del trasporto.

Attualmente la navetta C51 non percorre più le strade del quartiere e la dicitura “sospensione” è scomparsa dall’avviso iniziale. Francesco Ruotolo ieri era sotto il ponte della Sanità a raccogliere firme per il ripristino della navetta. Avevano firmato 105 persone, stamattina altre 18, che facevano (fanno), esattamente 123 firme, per ora. E così eravamo (siamo) ritornati di nuovo indietro: gli antenati insegnavano l’efficienza e la comodità. Buon giorno modello Sanità. [+blogger]