Caro don Rega, leggi attentamente. L’articolo pubblicato il 16 luglio, ha suscitato numerosi commenti sia sul blog che su altri social. In effetti, abbiamo discusso sul significato di uno degli ultimi murali realizzati nel rione; è nata una discussione assurda e paradossale che a tratti ha “cancellato il ridicolo”. (Non posto tutta la discussione che comunque può essere sempre consultata nell’archivio pubblico di facebook)
Mi soffermo ad analizzare alcune critiche fatte da ragazzi del quartiere. Sia Raffaele Perrella che Enzo Porzio mi accusano di non pubblicare (di bannare) un post di Giuseppina Ottieri, senza avere la “pazienza” di consultare i commenti sul blog. Infatti quest’ultima aveva scritto un suo parere pubblicato il 17/luglio, mentre sia Enzo che Raffaele, pubblicano le loro esternazioni solo due giorni dopo (i commenti copiati ed incollati sotto). Mi chiedo e ti chiedo: ma questi sono i giovani che stanno rigenerando il rione? Giovani che non hanno il tempo di informarsi?, che non leggono prima di scrivere?
Raffaele Perrella 19/7/2017 – ore 07,52
Questo messaggio è stato inviato da una mia grandissima amica, non ha potuto commentare il post personalmente perché non è stata accettata la richiesta per far parte di questo blog. Buona giornata a tutti. (Cita interamente un post della curatrice dei murales Giuseppina Ottieri pubblicato su questo blog nell’area commenti il 17/07.)
Enzo Porzio 19/7/2017 – ore 07,59
Una volgarità assurda, mi riferisco al post sul blog e ai commenti che seguono. Cioè l’arte non viene capita e questo è un problema? Ma allora ritornate all”800, ai tempi dell’arte figurativa (che pure nascondeva simboli e segreti) forse vi sentirete appagati. Ognuno crea una storia personale con l’opera, questo vale per l’arte in generale e anche per i le dolci forme rappresentate da Senna. Ah ovviamente il titolare del blog cancellerà questo post perché così fa lui. Cancella i commenti e post scomodi, alla faccia del dialogo e del confronto!
Porzio scrive come se solo lui conoscesse l’arte e, chi non è d’accordo, deve ritornare indietro nel tempo: “Cioè l’arte non viene capita e questo è un problema? Ma allora ritornate all”800, ai tempi dell’arte figurativa (che pure nascondeva simboli e segreti) forse vi sentirete appagati”. Commento abbastanza presuntuoso e direi ingenuo (ed anche offensivo per chi non ha avuto la possibilità di studiare o farsi raccomandare), per non usare altre espressioni. Poi intende rafforzare la sua tesi ribadendo che “Ah ovviamente il titolare del blog cancellerà questo post perché così fa lui”. Non solo i commenti non sono mai stati cancellati sia sul blog che sull’area FB, ma quando si fanno dichiarazioni di questo tipo bisogna suffragare con prove, cose che lui non ha fatto… sempre ingenuamente.
Il commento di cui sotto è poi da incorniciare negli annali delle accademie del comico. Leggi.
Vittorio Genovese 19/7/2017 – ore 21,27
Purtroppo Devo per forza intervenire, non per difendere l’artista e nemmeno inveire sul titolare del blog ma voglio mettere dei piccoli punti sulle iiiiii Uno il mio amico Antonio Caiafa titolare del blog . È uno che si porta con se fin da piccolo i segni di una personalità un po’ da Calimero. Due per favore non nominate p Giuseppe voi tutti che per l’età che avete, non l’ho avete nemmeno conosciuto. Tre p Giuseppe è stato per la sanità l’uomo prete che ha dato il La a questa evoluzione. Quattro A voi giovani del miei sogni, fatemi la cortesia, non consideratelo nemmeno il blog di Antonio Lui vi ripeto è Calimero e come lui tutti quelli che fanno parte della rete sanità (parlano parlano ma in dieci anni non hanno mai portato a termine niente). Vedete lui butta la pietra poi scappa e al posto suo deve intervenire la piccola Sara. Scusatemi ma era’ sfuca’
Vittorio comprende una cosa e ne dice un’altra, fa accuse personali senza attenersi al discorso corrente. Scrive: “Vedete lui butta la pietra poi scappa”, ma se sul blog è scritto a lettere cubitali il mio nome?! Ma la cosa che più ha fatto scalpore è stato il fatto che ha posto un commento così sgrammaticato e così scritto male in italiano, che se mia figlia di 10 anni scrivesse in questo modo, penso che la rimanderei di nuovo in prima elementare.
Mi chiedo e ti chiedo? Ma è mai possibile che questi ragazzi parlano di dialogo senza le minime basi culturali? Anche se siamo su di un social, è sempre un’area pubblica. Infatti sono nati moltissimi commenti. E se pur non si è d’accordo con un’opinione, basta confutare con argomentazioni, nulla di più facile. Invece per loro sembra cosa difficile allargare gli orizzonti. Leggo sempre dichiarazioni sui giornali e/o sulle tv dell’accoglienza di questi giovani, di come questi ragazzi sono pronti al dialogo, alla cultura, al confronto… ma quale confronto?
Mi chiedo e ti chiedo: ma non è che questi esperti della società pensano che la cultura sia saper leggere e/o scrivere, fare di conto, oppure conoscere a memoria il teorema dei carabinieri? Figurati che per me i rivoluzionari sono i “meno informati”, ma una cosa è l’ingenuità, un’altra cosa è la saccenteria. So, per esperienza, che chi s’innalza a paladino dei giusti, sorretto da uno più forte di lui, ha dalla sua parte sempre la presunzione, vera immodestia. Il resto lo puoi sempre rileggere, condividerlo o no, questo non ha importanza. Perché, caro don Rega, in quel ritornate all”800 c’è tutta la tragicità di questi tempi. [+blogger].
Sì, è vero, forse si poteva anche non rispondere a simili accuse, ma una cosa per sonale va gestita in modo personale, facendo fare le figuracce, come in questo caso ha fatto Antonio, ai diretti interessati. Infatti non scrivono più i vari Porzio, Genovese e compagni. Posso mai smentire una data? Possono mai smentire un modo di scrivere così elementare?
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Bella figur e mard hann fatt e guagliun ro prevt Hahahahahaha
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i rivoluzionari? dopo aver letto quest’articolo, dico che questi sono dei devoluzionari come i leghisti del nord!
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