Alla via san Vincenzo, verso la piazza, c’è una pendenza: salita Principi. Una si fa per dire. Centinaia di metri in salita, alla fine il panorama è bellissimo. Ma molte persone che abitano in cima sono costrette a fare l’autostop o chiedere passaggi in auto a conoscenti e/o amici. Sforzo incredibile per un giovane, figuriamoci per una persona anziana. Cosa fare per le pendenze napoletane? Niente, basta organizzarsi. Un pulmino, trenta centesimi e l’atavica impotenza di aspettare soluzioni svanisce.
L’auto-organizzazione è la caratteristica principale della sopravvivenza e della solidarietà. Benedette sono i 30 centesimi per chi ha le ossa fragili ma non può fare a meno di andare dal mendico o comprare pane e latte. Si dice che noi napoletani siamo imbroglioni, che abbiamo sempre la soluzione pronta. Bene. Se l’imbroglio serve a salvare vite umane, voglio proprio capire chi giudice di pace emette sentenza di condanna. Mi scuso per la storia inventata del pulmino, ma perché non pensarci seriamente? [+blogger]